LETTERA DEL PRESIDENTE AI CONTRIBUENTI DEL BURANA
LETTERA DEL PRESIDENTE AI CONTRIBUENTI
Gentili Contribuenti,
come sapete dal mese di maggio sono in spedizione gli avvisi di pagamento del contributo di bonifica del Consorzio di Burana.
In merito, il Consorzio intende informarvi sullo stato attuale delle decisioni in termini legislativi che riguardano il pagamento del contributo e il sisma che ha colpito la popolazione nel maggio 2012 e tanti propri contribuenti.
Le leggi post sisma, al fine di agevolare le persone colpite dal terremoto, hanno decretato uno slittamento temporaneo del pagamento di tributi. Proroga che, terminata la fase di iniziale emergenza, è scaduta il 20/12/2012.
Restano dunque le situazioni più gravi riguardanti gli immobili oggetto di demolizione o inagibili. In merito alle inagibilità, la legislazione ha decretato il mantenimento del pagamento di bonifica in virtù del beneficio che l’abitazione o il capannone continua a trarre dal lavoro compiuto dalla bonifica. Il Consorzio, infatti, pur essendo esso stesso terremotato, nonostante l’inagibilità dei propri impianti e i chilometri di canali franati e danneggiati dal sisma, ha continuato a prestare la propria opera con continuità: ha realizzato un impianto provvisorio in tempi record per garantire l’irrigazione all’agricoltura nell’estate 2012 e ha puntellato tutti gli impianti per consentire l’entrata degli operai per il funzionamento delle pompe sia per l’irrigazione che per lo scolo. Siamo inoltre reduci dal trimestre più piovoso da oltre un secolo: il Consorzio ha azionato le pompe degli impianti a pieno ritmo per evitare che le piene di Po e di Panaro si riversassero nei territori circostanti.
Grazie all’intervento della Regione, con ordinanze specifiche sono state compiute le prime opere provvisionali, poi si procederà con quelle di ricostruzione, allocate con l’obiettivo della salvaguardia della pubblica incolumità, ruolo cardine dei Consorzi di Bonifica.
È su questo presupposto che riteniamo che i legislatori abbiano sbloccato il pagamento del contributo di bonifica: perché anche l’immobile inagibile trae beneficio dal lavoro della bonifica, perché preservato dagli allagamenti. E perché si presuppone che quando verrà reso agibile e sarà nuovamente abitabile, avrà goduto del beneficio di non subire l’ulteriore calamità dell’allagamento, grazie al lavoro svolto dagli impianti di bonifica e dalla rete di canali ad essi collegata.
Seguendo lo stesso principio, invece, l’immobile crollato/demolito non trae più alcun beneficio, dunque non è tenuto ad alcun pagamento di bonifica.
Allo scopo è necessario far pervenire all’Ente o l’ordinanza del Sindaco di demolizione, o un’autocertificazione redatta ai sensi di legge attestante l’avvenuto crollo/demolizione del fabbricato (vedi allegato da compilare con indicazione di demolizione o crollo e da corredare con documentazione fotografica, se presente).
Per opportuna conoscenza si allega la risposta della Regione Emilia-Romagna all’interrogazione consigliare n. 3614.
Nella consapevolezza dei disagi che ancora oggi il Comprensorio dell’Ente sta vivendo, come pure gli Amministratori e i dipendenti del Consorzio in buona parte anch’essi terremotati, assicuro la massima attenzione e disponibilità, nonché il costante impegno per garantire la sicurezza idraulica del territorio.
Francesco Vincenzi
Presidente Consorzio della Bonifica Burana
Riferimenti normativi:
Decreto Legge n.74 del 6/6/2012 (convertito in legge n.122/2012)
Legge n.213 del 7 dicembre 2012 (che convertiva il D.L. n.174 del 10/10/2012)