ROTTA ARGINE PANARO
La mattina del 6 dicembre 2020 un tratto dell'argine destro del fiume Panaro cede tra Gaggio e Bagazzano, tra i comuni di Castelfranco Emilia e Nonantola.
I tecnici del Consorzio Burana si portano in zona per il monitoraggio dei punti critici nel territorio in affiancamento all'Agenzia Interregionale per il fiume Po AIPO (Ente che gestisce i fiumi tra cui il Panaro) e Protezione Civile per la gestione dell'emergenza.
La rotta del Panaro fa defluire l’acqua nei territori di Nonantola e Castelfranco Emilia dove i nostri canali, a pieno regime (e già svuotati preventivamente per accogliere le acque di piena), le allontanano verso valle.
I tecnici del Burana proseguono tutta notte con la sorveglianza dei punti critici e con pompe di emergenza per alleggerire il carico. Sebbene la bonifica non gestisca i corsi d'acqua naturali (fiumi) in questa fase di emergenza le manovre idrauliche sui canali artificiali sono essenziali per l'allontanamento delle acque di piena del fiume Panaro.
A livello idraulico è in atto il pompaggio in tre punti per scaricare le acque che interessano l’abitato di Nonantola nel canal Torbido; due con motopompe carrellate ed il terzo punto è nell’importante nodo idraulico del Torrazzuolo con il funzionamento dell’impianto omonimo.
Lunedì 7 dicembre alle 8.30 del mattino la falla viene dichiarata chiusa (in modo emergenziale tramite la posa di massi ciclopici).
Vengono approntate tutte le manovre idrauliche necessarie ad allontanare quanto prima le acque che si sono riversate nel comprensorio gestito dal Consorzio della bonifica Burana, il quale deve valutare anche l’acqua che dovrà attraversare Crevalcore tramite il canal Torbido in diversi tratti tombinato.
Tali manovre sono messe in atto per “sgravare” quanto più possibile la fossa Bosca che dovrà veicolare l’acqua nel canale Collettore delle Acque Alte e, da questi, in Panaro prioritariamente tramite la chiavica Foscaglia.
Tutte le operazioni sono eseguite in accordo con la Protezione Civile e gli Enti preposti seguendo i modelli di deflusso delle acque verso il territorio più basso del comprensorio.
Una carrellata di foto dell'esondazione e delle operazioni idrauliche messe in atto dai tecnici del Burana.