Agricoltura e Ambiente
Ambiente irriguo: il video di presentazione dell'attività ambientale del Consorzio
SERVIZIO IRRIGUO/IRRINET
Il Consorzio preleva in media dai corsi d’acqua Po, Panaro, Secchia e Samoggia 124 milioni di metri cubi d’acqua ogni anno (un metro cubo corrisponde a mille litri) e li distribuisce sul territorio per fini irrigui e ambientali mediante la rete dei canali. Questa fase nel suo complesso contribuisce ad un rilevante miglioramento dell’ecosistema grazie all’opportunità di trattenere e distribuire risorsa idrica che altrimenti andrebbe velocemente al mare senza fare ‘tappa’ sul nostro territorio.
Conclusa la stagione estiva l’acqua, una volta utilizzata dall’agricoltura dopo aver ristorato falde ed ambiente in generale, viene fatta defluire nuovamente dai canali ai fiumi.
Al fine di ottimizzare l’utilizzo di acqua superficiale destinata all’irrigazione il Consorzio collabora con il Consorzio di bonifica per il Canale Emiliano Romagnolo alla diffusione del servizio IRRINET/IRRIFRAME.
Lo strumento interattivo di supporto all’irrigazione IRRINET è un servizio web gratuito a disposizione di tutte le aziende agricole del comprensorio consortile che fornisce consigli sul momento di intervento e sui volumi da impiegare nella pratica irrigua per ottenere un prodotto di qualità risparmiando risorsa idrica.
Si basa sul metodo del bilancio idrico che viene calcolato in tempo reale considerando le fasi di sviluppo della pianta, i dati metereologici, pedologici e di falda. Nell’anno 2015 il sistema IRRINET/IRRIFRAME è disponibile anche come applicazione gratuita sullo smartphone (telefoni apple ed android).
Nell’ambito di questo servizio il Consorzio fornisce agli utenti che lo richiedono la possibilità di ricevere le informazioni irrigue di IRRINET mediante un SMS.
La pagina IRRINET del CER
IMPIANTO DIAMANTE
Impianto pilota interaziendale per la micro irrigazione delle produzioni cerasicole locali realizzato in comune di Vignola (MO)
Progetti irrigui
Il Consorzio collabora con il Consorzio di Bonifica per il Canale Emiliano Romagnolo nelle attività quarantennali di ricerca e sperimentazione sull’irrigazione finalizzate a fornire agli agricoltori, tramite programmi di assistenza tecnica e divulgazione, tutte quelle informazioni capaci di rendere la pratica irrigua efficace, economica ed applicata con razionalità.
La pagina del CER ‘Attività di ricerca e sperimentazione’
FALDA
Il Consorzio da diversi anni effettua sul proprio comprensorio misurazioni decadali del livello della falda ipodermica o superficiale (è lo strato di terreno saturo d’acqua presente entro 3 metri dal piano campagna) in 24 stazioni della rete regionale di monitoraggio della falda del CER.
I dati raccolti vengono utilizzati, oltre che per studi di settore, anche per il calcolo del bilancio idrico nel sistema IRRINET/IRRIFRAME.
Nei Canali Diversivo di Cavezzo (2012-2015) e Diversivo di Burana (2015-2015) è stata effettuata una sperimentazione, finanziata dalla Regione Emilia Romagna e dal Consorzio stesso, al fine di valutare l’influsso che gli invasi dei canali determinano sul livello della falda ipodermica dei terreni circostanti.
Recentemente il CER ha posizionato altri due siti di monitoraggio sul Canal Torbido (comune di Castelfranco Emilia) e sul canale Ramedello (comune di San felice sul Panaro) per la realizzazione di un progetto sulla gestione della rete di misura della falda ipodermica in funzione delle precipitazioni e del sostegno dei canali della rete dei Consorzi di Bonifica, finanziato dal PSR 2014-2020 della Regione Emilia Romagna.
ACQUA E SUOLO
Nei mesi primaverili-estivi l’impegno consortile non attiene esclusivamente all’approvvigionamento della risorsa a fini irrigui ma, analogamente ai principi e fini perseguiti a mezzo dello scolo, anche alla tutela del territorio in termini di qualità della vita e di fruibilità dello stesso.
In quest’ottica, trova collocazione l’approvvigionamento idrico e pertanto l’invaso dell’intera rete consortile, che porta grande beneficio alle attività produttive di tipo agricolo e contemporaneamente contribuisce nel garantire una maggiore vivibilità e fruibilità di tutto il comprensorio.
Nello specifico i fattori determinanti tale beneficio risultano essere il non depauperamento delle falde superficiali, il forte contrasto del fenomeno della subsidenza, l’esistenza ed il mantenimento di un habitat favorevole alle biodiversità, tutti fattori con indubbie ripercussioni positive sulla qualità della vita umana e sullo sviluppo degli aspetti produttivi.
La veicolazione delle acque derivate dai Fiumi Po, Panaro e Secchia e Torrente Samoggia ed immessi nel “circuito” idraulico consortile determina un abbattimento dei carichi inquinanti ivi presenti provenienti dalle attività residenziali e produttive.
Le principali funzioni ecosistemiche conseguenti alla veicolazione ed alla movimentazione della risorsa idrica nel comprensorio, che si traducono in corrispondenti benefici a vantaggio di tutti gli immobili in esso ricadenti, sono le seguenti:
- contrasto alla subsidenza
- contrasto alla desertificazione
- salvaguardia della qualità dell’acqua.
Il Consorzio, da parte sua, pur non avendo competenze specifiche sul controllo della qualità delle acque che vengono veicolate dai canali consortili e che provengono in gran parte dai corsi d’acqua naturali, è da tempo impegnato in azioni di vigilanza e monitoraggio allo scopo di limitare l’apporto di acque di scarsa qualità all’interno del reticolo di bonifica.
Attenzione particolare viene posta per quelle situazioni dove la stretta interconnessione con i carichi provenienti dai comparti civile e produttivo in genere, potrebbe determinare, in specifiche situazioni, lo scadimento del livello qualitativo della risorsa idrica.
Pur non esistendo riferimenti normativi italiani ed europei riguardanti la caratterizzazione dell’acqua per usi irrigui, da diversi anni, il Consorzio di Bonifica per il Canale Emiliano Romagnolo (C.E.R.) sta monitorando la qualità dell’acqua campionata in diversi punti fra cui anche all’Impianto “Palantone” a Bondeno (FE), dove il C.E.R. stesso attua la derivazione da Po (posizione a valle di alcuni chilometri rispetto alle derivazioni del Burana).
Ciò considerato si ritiene, per analogia, di poter prendere a riferimento, per la buona parte del Comprensorio Burana che viene approvvigionato dal Fiume Po, i valori determinati analiticamente dal C.E.R. di alcuni parametri chimico-fisico-biologici di interesse per l’agricoltura.
La pagina del CER 'Qualità Acqua'
L'importanza ambientale dell’attività irrigua è attribuibile alla presenza di acqua all’interno dei vettori idrici, distribuita capillarmente su tutto il comprensorio consortile, che concorre alla determinazione dei seguenti effetti positivi oltre a quelli specificamente irrigui:
- contrasto alla subsidenza. Il fenomeno della subsidenza è ascrivibile solo in parte a cause di tipo naturale. Il prelievo di acqua dal sottosuolo appare attualmente la causa predominante ma non deve essere comunque sottovalutata la subsidenza indotta dall’estrazione di idrocarburi in formazioni geologiche profonde.
In questa ottica, l’azione di ristoro della falda effettuata dal reticolo di canali consortili può essere un importante fattore di contrasto al fenomeno subsidente su tutta la pianura. L’operato del Consorzio a supporto dell’attività irrigua implica il mantenimento di canali impinguati durante la stagione primaverile-estiva che hanno l’effetto di ricaricare la falda acquifera e di limitare l’impiego di fonti alternative per l’irrigazione, quali il prelievo di acqua sotterranea mediante pozzi privati.
- ristoro delle falde. A partire dalla realizzazione dei primi progetti irrigui, venne attribuito all’irrigazione tramite invaso dei canali, l’effetto positivo del ristoro delle falde superficiali, al fine di evitare fenomeni di inaridimento connessi alla natura fortemente argillosa dei terreni.
- miglioramento qualitativo delle acque presenti nei canali gestiti dal Consorzio. L’attività di regolazione delle acque ad opera del reticolo di canali, che favorisce il contatto e gli scambi acqua/suolo/vegetazione, consente una depurazione naturale della risorsa idrica con ripercussioni positive sulla qualità della vita della popolazione nell’intero territorio e con ricadute positive anche sul valore dei fabbricati ad uso residenziale.
- salvaguardia dell’avifauna e ittiofauna locale. Il mantenimento del minimo flusso vitale nei canali, laddove non comprometta la corretta officiosità idraulica di scolo, e la creazione di fasce tampone /fasce boscate/aree rinaturalizzate, consentono di salvaguardare la fauna locale e favoriscono un rafforzamento dei corridoi ecologici primari e secondari.
SEDIMENTI
Nell’ambito degli interventi di manutenzione ordinaria dei canali di bonifica l’attività di espurgo comporta la rimozione del sedimento terroso che nel tempo si deposita sul fondo determinando una riduzione della sezione dei canali stessi. il Consorzio effettua, come da normativa vigente, analisi chimiche del materiale terroso da rimuovere al fine di determinarne il riutilizzo o l’eventuale smaltimento.
DIVULGAZIONE AMBIENTALE
Le vie dell’acqua rappresentano un articolato sistema di fruizione che rafforza il secolare rapporto tra l’uomo, l’acqua e l’ambiente, dalla montagna alla pianura. Particolarmente importanti sono le iniziative di divulgazione del Consorzio rivolte alle scuole e alla cittadinanza. Attraverso incontri e visite guidate ci si pone l’obiettivo di far comprendere i meccanismi che regolano il percorso delle acque meteoriche da monte a valle e l’importanza che i corsi d’acqua hanno per la gestione del territorio, con particolare riferimento agli aspetti ambientali e naturalistici che caratterizzano gli ambienti acquatici.
Il Consorzio ha collaborato a diverse iniziative in campo ambientale con diversi enti territoriali quali Partecipanze Agrarie, Comuni e Province.
RETE NATURA 2000
Le principali aree naturalistiche che esistono oggi sul comprensorio del Consorzio, nascono come zone rilevanti dal punto di vista idraulico perché fondamentali per le attività finalizzate a mantenere in sicurezza il territorio, sia di pianura che di montagna, da allagamenti e dissesti.
In queste zone viene effettuata una manutenzione particolarmente attenta e rispettosa dell’ambiente, in particolare per quanto riguarda gli interventi finalizzati al contenimento della vegetazione di sponda dei canali si seguono programmi precisi che prevedono una calendarizzazione temporale e una ripartizione spaziale particolarmente rispettosa dei cicli di vita di piante e animali presenti all’interno degli ecosistemi acquatici.
ACQUE SUPERFICIALI E AMBIENTE: presentazione del Consorzio al IV convegno italiano sulla riqualificazione fluviale
ELENCO DEI SITI PRESENTI SUL COMPRENSORIO DEL CONSORZIO