Piante e Biodiversità - Consorzio della Bonifica Burana

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Piante e Biodiversità

FASCE BOSCATE E AREE 'MACCHIA RADURA'

E’ dalla fine degli anni ’80 che il Settore Agro-Ambiente del Consorzio della Bonifica Burana sta realizzando siepi, fasce tampone boscate, frangivento e veri e propri boschi a fianco di canali di bonifica, in prossimità di impianti e manufatti idraulici e presso la cassa di espansione del canale di S. Giovanni a Manzolino di Castelfranco Emilia.
Gli elementi vegetazionali si trovano soprattutto lungo i principali canali provvisti di adeguati spazi oltre le fasce di rispetto dei canali stessi; sono generalmente elementi lineari che si sviluppano per lunghezze variabili da alcune centinaia di metri a diversi chilometri; non mancano però realizzazioni puntali in corrispondenza di nodi idraulici di rilievo, dove l’intersecarsi di canali e manufatti rendono disponibili ‘spazi persi’ che trovano un’appropriata utilizzazione come aree verdi.
In sostanza, l’impegno del Consorzio ha fatto sì che in 30 anni si realizzassero nel comprensorio di pianura boschi, fasce boscate, siepi, filari, complessi macchia e radura, ecc. per una superficie complessiva interessata di circa 640.000 metri quadrati, con posa di oltre 100.000 piante arboree ed arbustive autoctone e 50 Km di corridoi ecologici. Le essenze vegetali poste a dimora sono costituite principalmente da: quercia, olmo e acero campestre, pioppo, ciliegio, noce, bagolaro, ontano nero, carpino, frassino, rosa canina, prugnolo, frangola, berretta del prete, gelso, sanguinello, nocciolo, ligustro, pallon di maggio, sambuco.

Gli interventi hanno riguardato terreni posti nei comuni di San Giovanni in Persiceto e Crevalcore nel bolognese, nei comuni di Castelfranco Emilia e Finale Emilia nel modenese e nel comune di Bondeno nel ferrarese.
Nel territorio mantovano i comuni interessati sono quelli di Sermide e Felonica Po dove sono state realizzate fasce tampone boscate.
Particolare interesse riveste la Cassa di Espansione del Canale di San Giovanni a Manzolino e le aree limitrofe dove il Consorzio ha realizzato numerosi interventi di rinaturalizzazione, compreso un sistema di fitodepurazione.

 

   


SPECIE ACQUATICHE E DI SPONDA

Da diversi anni il Consorzio collabora con l’Orto Botanico dell’Università di Modena e Reggio Emilia per la tutela e la salvaguardia delle specie vegetali rare presenti nei canali di bonifica.
In particolare è stato realizzato un censimento delle popolazioni di piante acquatiche e di sponda presenti nel comprensorio di pianura sulla base del quale sono state individuate tecniche di contenimento della vegetazione nei canali di bonifica rispettose del ciclo vegetativo delle essenze stesse.
Inoltre la collaborazione con l’Orto Botanico ha consentito di realizzare attività divulgative quali mostre, esposizioni, pubblicazioni (Atlante, erbario) e incontri.
Nel territorio nonantolano il Consorzio collabora con la Partecipanza Agraria di Nonantola e la LIPU di Modena per la salvaguardia di alcune piante di sponda quali l’euforbia palustre e di anfibi (rospo smeraldino e rana verde).

 

   

 

TARTUFICOLTURA

Il Consorzio ha concesso ad Associazioni tartuficole la raccolta di tartufi su alcune fasce di terreno limitrofe ai canali di bonifica al fine di promuovere un prodotto locale pregiato e subordinatamente alla manutenzione delle piante già esistenti e alla messa a dimora di nuove essenze.

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